Alternando elaborazioni teoriche e analisi di casi : l’Italia delle Repubbliche marinare, la Spagna delle esplorazioni oceaniche, il Giappone della Rivoluzione Meij; Gullo redige una breve storia della “costruzione” del potere delle nazioni, che intende come risultato di una serie di ponderate manovre economiche e politiche per innalzare, di volta in volta, la “soglia di potere” e accedere al nucleo delle potenze egemoniche. Possesso di tecnologie, industrializzazione, controllo delle risorse, ma soprattutto l’“insubordinazione fondante”, che identifica con il gesto di insurrezione delle ex-colonie contro il potere subordinante della madrepatria, sono alla base di questo processo. L’intento dichiarato è una rinnovata comprensione dello scenario odierno, con nuove ipotesi per l’emancipazione degli Stati latinoamericani ancora alla periferia del sistema. Gullo scrive dalla periferia e alla periferia si rivolge per invitarla a uscire dalla subordinazione: questo sguardo decentrato costituisce il tratto distintivo delle categorie analitiche e concettuali che l’autore elabora ed è l’elemento di grande originalità di questo saggio nello studio delle relazioni internazionali.
DAL TESTO – “Se osserviamo la vera storia dei paesi che oggi costituiscono il centro del potere mondiale, scopriamo che, generalmente, essi sono riusciti a costruire il loro potere attuale grazie all’impulso statale nelle sue diverse forme: i sussidi statali – segreti oppure no – per le attività scientifico-tecnologiche, gli investimenti pubblici, la protezione del mercato interno, per citare alcune delle modalità di finanziamento più rilevanti. Oggi, però, questi paesi celano l’importanza che l’impulso statale ha avuto nella costruzione dei rispettivi poteri nazionali, e per di più criticano, ridicolizzano e ostacolano qualsiasi Stato della periferia desideri percorrere quegli stessi passi che, un tempo, hanno permesso loro di raggiungere la situazione di potere di cui godono adesso. Attraverso la propaganda ideologica, creata in alcune delle università del centro e diffusa in tutto il pianeta tramite i mezzi di comunicazione che i paesi potenti controllano, essi cercano di “prendere a calci” la scala di cui si sono serviti in un primo momento per raggiungere le rispettive autonomie nazionali e poi per ascendere all’apice del potere mondiale.”
L’AUTORE – Marcelo Gullo è nato in Argentina nel 1963. Dal 1981 è attivo oppositore politico della dittatura militare e nel 1983 contribuisce a fondare il Centro de Estudios para la Política Exterior Argentina (CEPEA). Docente presso le più prestigiose università del Sudamerica, insegna attualmente alla Universidad de Lanús (Buenos Aires). Le sue pubblicazioni sono numerosissime. Nel 2008 il suo libro La Insubordinacíon Fundante ha ottenuto il Premio Oesterheld come miglior libro dell’anno.
IL CURATORE – Claudio Ongaro Haelterman, Professore di Estetica Contemporanea e Filosofia Latino-Americana presso l’ Università Nazionale di Buenos Aires e Istituto Universitario Nazionale dell’Arte Argentina; Assessore accademico dell’Unità Nazionale di Progetti speciali di Cultura del Ministero degli Affari Esteri dell’Argentina, membro della Fondazione Internazionale Leopoldo Marechal, membro Associazione italiana Studi ibero-americani.
INDICE DELL’OPERA – Prologo, di Helio Jaguaribe – Introduzione – TEORIA DELL’INSUBORDINAZIONE – La genesi del sistema internazionale – La finzione dell’uguaglianza giuridica degli Stati – Il potere come misura di tutte le cose – Le regole del gioco del sistema internazionale – Come comprendere la natura del sistema e le regole del gioco? – Stato, cultura e potere – Studiare il sistema nel suo insieme – Il processo storico – Lo stato è ancora l’attore centrale – Strutture egemoniche – La doppia subordinazione – La subordinazione ideologico-culturale come strategia – La vulnerabilità ideologica – I movimenti antiegemonici – LA SOGLIA DI POTERE – Il concetto di soglia di potere – La costruzione del potere nazionale e l’impulso statale – Le correnti del potere – Sviluppo economico, ricchezza nazionale e potere nazionale – LO STATO-NAZIONE COME PRIMA SOGLIA DI POTERE E L’INIZIO DELLA GLOBALIZZAZIONE – L’origine della globalizzazione – L’avventura portoghese – Avanzamento tecnologico, vantaggio strategico e impulso statale – L’avventura castigliana – Il declino del potere islamico – Il tramonto del potere delle città-stato della penisola italica – La valenza storica dei primi viaggi oceanici – LA GRAN BRETAGNA E LA NUOVA SOGLIA DI POTERE – La Gran Bretagna e la Rivoluzione industriale – Equivoci sulle cause della Rivoluzione industriale – La Gran Bretagna come archetipo – La seconda ondata di globalizzazione – L’INSUBORDINAZIONE STATUNITENSE – Gli esordi della prima insubordinazione di successo – Il veto britannico all’industrializzazione – La lotta per l’industrializzazione – Il primo impulso statale – Le prime leggi protezioniste – La guerra del 1812 e la sostituzione delle importazioni – Divergenze d’interessi e subordinazione ideologica – Il Sud vince la battaglia ideologica – Il significato economico della guerra civile – Il trionfo del protezionismo economico – La grande lezione della storia statunitense – L’INSUBORDINAZIONE TEDESCA: DALL’INTEGRAZIONE ECONOMICA ALL’UNITÀ POLITICA – Una Germania sconosciuta – Il risveglio della coscienza nazionale e la prima industrializzazione – Subordinazione ideologica e deindustrializzazione – L’insubordinazione ideologica – Dalla frammentazione all’unità attraverso l’integrazione economica – Da paese agricolo a potenza industriale – La lezione tedesca – IL GIAPPONE E L’IMPULSO STATALE – Il Giappone dinanzi alle potenze occidentali – Realismo liberazionista e subordinazione attiva – L’insubordinazione silenziosa: la rivoluzione Meiji – Lo sviluppo dell’industria navale – I primi prestiti – La pianificazione della vita economica e politica – Dalla catastrofe alla ripresa – Il ministero del Commercio internazionale e dell’Industria e la pianificazione dell’impulso statale – LA CINA E LE SOGLIE DI POTERE CONTEMPORANEE – La ricostruzione del potere nazionale cinese – La figura politica di Sun Yat-sen – Il pensiero politico di Sun Yat-sen – Dalle idee ai fatti – NUOVI ATTORI E NUOVE SFIDE PER UN NUOVO SCENARIO INTERNAZIONALE – Le categorie di impero e moltitudine – Il potere aleggia di nuovo sull’Asia – La Cina, un nuovo attore che aspira al protagonismo – Nazionalismo e globalizzazione in Cina – Le sfide in arrivo dall’Estremo Oriente – Il Sudamerica tra retrocessione e sviluppo – LO SCENARIO FUTURO – Le coordinate del nostro metodo di analisi – Gli Stati Uniti e la nuova soglia di potere – La validità dell’impulso statale come motore del potere nazionale – Le conseguenze della rivoluzione tecnologica sullo scenario internazionale – La crisi di transizione e il ritorno all’imperialismo – La IV flotta e l’ipotesi del ritorno dell’imperialismo degli approvvigionamenti – CONCLUSIONI. Pensare dalla periferia per uscire dalla periferia – Bibliografia
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